La ditta che si è occupata di fornire il cibo per
gli appuntamenti con gli elettori dell'ex sindaco azzurro di Milano in vista
del ballottaggio con Pisapia è pronta a ricorrere alle vie legali per incassare
quanto dovuto: si tratta di 22.550 euro. A batter cassa, anche la società
piccola società che si era occupata dell'audio dei quattro eventi.
Sono trascorsi più di sette mesi e il comitato
elettorale di Letizia Moratti non ha ancora
pagato il conto di alcuni fornitori. L’ex sindaco di Milano, da poco passata
con il Fli di Gianfranco Fini, durante la sfida
elettorale con Giuliano Pisapia, al secondo turno,
aveva infatti tentato il tutto per tutto per assicurarsi la vittoria e
riconfermarsi alla guida del capoluogo lombardo. E in previsione del
ballottaggio che si sarebbe tenuto il 29 e 30 maggio con il rappresentante del
centrosinistra in vantaggio, decise di organizzare quattro gigantesche
grigliate nei quartieri meneghini più periferici. La prima si tenne il 22
maggio al centro sportivo Arca di Milano
(parteciparono, tra gli altri, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, l’eurodeputata Licia Ronzulli, il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani e l’ex
ministro Ignazio Quattro eventi da oltre cinquecento persone l’uno, che dovevano far conquistare alla Moratti favori e simpatie e avevano reso necessario l’acquisto di parecchie derrate di carne. Peccato che ad oggi nessuno abbia ancora pagato il conto delle migliaia di salsicce e costolette grigliate cotte in quantità durante quelle quattro serate. In fumo, insomma, non è andata solo la vittoria dellaMoratti - che poi perse sonoramente la sfida con Pisapia nonostante la scorpacciata di salamelle e spiedini -, ma anche i soldi dell’azienda a cui era stato affidato il catering. Un boccone amaro per la ditta che attende dal 31 maggio 2011 il pagamento della fattura emessa al Comitato della Moratti, che ammonta a ben 22.550 euro (vedi foto).
Uno scoperto non da poco per un piccolo consorzio dell’hinterland che deve pur pagare dipendenti e fornitori e che da gennaio, se nessuno dell’entourage della Moratti pagherà il conto delle derrate per grigliate, si troverà costretta a chiedere in Tribunale l’emissione di un’ingiunzione di pagamento nei confronti del comitato dell’ex sindaco azzurro.
Ma non è finita qui. Perché in attesa di ricevere il dovuto, per una somma inferiore, è anche una piccola società che si era occupata dell’audio dei quattro eventi. E che, per evitare di pagarci pure l’Iva, sta aspettando ad emettere la fattura per le 2.500 euro che le spettano, in attesa che qualcuno del comitato si faccia vivo. Conclusa la campagna elettorale con una sconfitta, probabilmente Letizia Moratti non solo ha deciso di farsi vedere poco in Consiglio comunale a Milano, ma avrà anche cercato di dimenticare tutto ciò che l’aveva preceduta. Con buona pace della ditta che spera almeno con l’anno nuovo di poter vedere i 40 milioni delle vecchie lire che nessuno gli ha ancora versato
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