Il tribunale di Torino condanna Schmidheiny e De Cartier
Il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere ciascuno il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier alla fine del processo Eternit. I due rispondevano di disastro doloso e rimozione di cautele.
GLI IMPUTATI – Romana Blasotti, l’anziana simbolo del processo Eternit, con cinque familiari morti a causa dell’amianto a Casale Monferrato (Alessandria), lo dice esplicitamente, ha passato una notte insonne a ripercorrere le tappe di questa lotta decennale per ottenere giustizia. “Ho pensato alle vittime – ha detto la donna -, spero che oggi possano avere un po’ di pace. Gli imputati finiranno agli arresti domiciliari in qualche villa con piscina, come tutti i cattivi”. L’udienza iniziata stamane alle 9,30 e’ durata pochi minuti. L’avvocato Cesare Zaccone che difende uno dei due titolari della multinazionale svizzera in Italia, il 91enne Jean Louis De Cartier de Marchienne, ha rinunciato a sorpresa proseguire la replica, prevista per oggi.
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