Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
lunedì 7 gennaio 2008
OSCAR, GEORGE CLOONEY MINACCIA BOICOTTAGGIO
Dopo la cerimonia dei Golden Globes, George Clooney minaccia di scardinare anche la serata degli Oscar: l'attore americano, considerato l'ispiratore del boicottaggio della serata dei premi della Hollywood Foreign Press da parte dei divi di Hollywood, potrebbe far fallire la cerimonia più attesa di tutte, la 'notte delle stelle' degli Academy Awards. Il sindacato delle star, la Screen Actors Guild, ha annunciato qualche giorno fa che i suoi 70 aderenti candidati ai Globes, il premio della associazione della stampa estera considerato il più significativo indicatore degli Oscar, non parteciperanno alla cerimonia della prossima settimana per mostrare solidarietà con gli sceneggiatori in sciopero da oltre due mesi. La cerimonia dei Golden Globes è in programma il 13 gennaio, gli Oscar il 24 febbraio. La Nbc, che manda in onda i premi della stampa estera, ha confermato che la trasmissione della prossima settimana andrà in onda egualmente anche se attori del calibro di Clooney, Julie Christie, Cate Blanchett, Angelina Jolie, Denzel Washington, Tom Hanks e Viggo Mortensen quella sera resteranno a casa. "Stiamo cercando di convincerli a cambiare idea", ha indicato una fonte della rete tv ammettendo che l'annuncio del sindacato dei divi ha messo la Nbc in "una situazione difficile". Dietro le quinte gli executive dell'emittente sono divisi tra chi vuole che o show vada avanti a tutti i costi e quanti sono su tutte le furie per la "slealtà degli attori". Strali particolari sono caduti su Clooney: 'Sappiamo che e' lui la forza dietro questa decisone. Lui che ha spinto i colleghi a non attraversare i picchetti", ha detto una fonte della Nbc. Fonti vicine a Clooney hanno ridicolizzato l'idea che il divo candidato ai Golden Globes per 'Michael Clayton' si sia trasformato in un sindacalista. "Non è proprio il tipo", ha detto un collaboratore dell'attore. Lo sciopero degli sceneggiatori, scattato all'inizio di novembre e ancora oggi senza spiragli di soluzione, potrebbe colpire gli Oscar in due modi: lasciando la cerimonia senza battute (maestro delle cerimonie sarà il comico Jon Stewart) e inducendo gli attori a boicottare l'evento per solidarietà con i colleghi scrittori. Uno scenario devastante per la Academy che trae ogni anno dagli Oscar la sua ragione di vita e di incassi, ma deludente anche per i fan abituati alla tradizione annuale della pedana rossa e della consegna delle statuette.
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