Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 9 gennaio 2008
Rischiano il carcere per uno scherzo
Si spacciano per un compagno su Internet, denunciati: è diffamazione
ALESSANDRA PIERACCI
Bullismo via internet. Un diciannovenne messo alla berlina con un blog a suo nome, in cui «dichiarava» bisessualità e propensione ad alcol e droghe, ha avuto un crollo psicologico, non se l’è più sentita di tornare nella scuola dove tutti, o quasi, sapevano e ridevano di lui, ha saltato la sessione di maturità e ha perso l’anno scolastico. Ora gli autori di quello che hanno definito «solo uno scherzo», due ragazzi e una ragazza, coetanei e studenti nella stessa scuola, sono stati denunciati per diffamazione. Uno anche per sostituzione di persona: chattava fingendosi il protagonista del blog. E’ l’ultimo episodio di un fenomeno emergente tra giovani e meno giovani, la persecuzione via internet, la diffusione dei dati personali e del numero di cellulare abbinati a presunte disponibilità sessuali. «Ormai i casi arrivano a decine», conferma Lorella Balducci, direttore operativo della polizia postale in Liguria. «Ci sono ex che infangano il partner - spiega - e persone che sfogano in quel modo violenti rancori. Di solito specificano le specializzazioni erotiche nel dettaglio, corredando il tutto con foto autentiche o fotomontaggi porno. Le reazioni sono diverse: qualcuno arriva furibondo a denunciare la situazione, qualcuno ci ride sopra e cambia numero di telefono, qualcun altro, come in quest’ultimo caso, subisce conseguenze devastanti». Un fattore accomuna tutti gli episodi: «Gli autori vengono comunque identificati e rischiano da sei mesi a tre anni e 500 euro di multa. Non è una ragazzata».
Continua ...
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200801articoli/29112girata.asp
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