Michelle Stepney, 35 anni, è stata premiata in Inghilterra con il “Women Courage Award” per avere rifiutato un intervento che l'avrebbe costretta all'aborto. Alice e Harriet, dopo aver impedito che il cancro facesse del male a tutte e tre, sono nate con un cesareo: erano senza capelli per gli effetti collaterali della chemioterapia leggera scelta al posto dell'operazione, poi effettuata comunque e con successo un mese dopoUna storia davvero speciale, quasi incredibile. Michelle Stepney, londinese di 35 anni, rimane incinta di due gemelline e viene ricoverata in ospedale per un sospetto aborto. Solo allora scopre di essere affetta da un tumore alla cervice dell’utero. Rifiuta dunque un intervento chirurgico e la classica chemioterapia (optando per una forma leggera) che l’avrebbero costretta all'aborto e decide di proseguire la gravidanza. Le gemelline poi, durante la gestazione, prendono letteralmente "a calci” il tumore materno, spostandolo e impedendo che facesse danni a tutte e tre.“E' stata una decisione difficile da prendere - ha detto la donna, già mamma di un bambino, alla Bbc -. Volevo essere sicura che quello che stavo facendo fosse giusto per Jack, ma non volevo fare qualcosa di sbagliato per le bambine”. E ha aggiunto: “Sentivo le mie figlie scalciare, ma non potevo certo immaginare che avrebbero 'spostato' il tumore”.Le bimbe sono nate sane e salve alla trentatreesima settimana di gravidanza. Così Michelle ha avuto, da parte del Cancer Research britannico, una nomination al "Women Courage Award", che premia chi fa qualcosa di veramente speciale per sé o per gli altri.Alice e Harriet sono nate con un cesareo: erano senza capelli proprio per gli effetti collaterali dei farmaci chemioterapici, ma oggi stanno bene. Soltanto dopo quattro settimane dal parto, la donna si è sottoposta a un'isterectomia e il tumore è stato completamente asportato.Cristiana Rizzo (5 feb 2008)
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