Napoli, 5 feb. (Apcom) - Le donne ancora più feroci degli uomini del clan. E' lo scenario che è emerso nel corso di intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno portato all'arresto di 21 persone appartenenti al clan De Falco-Di Fiore di Acerra (Napoli). Giovanna Terracciano, 39 anni, ed Elvira De Falco, appena 20, rispettivamente moglie e figlia di Ciro De Falco (ucciso in un agguato il 20 ottobre 2006, ndr) dimostrano "ferocia" in più occasioni. La mamma, infatti, non esita a esortare i componenti del commando di fuoco a "colpire in faccia la vittima", ossia Luigi Borzacchiello che fu effettivamente freddato con una gragnola di proiettili al volto. La figlia, invece, "cinica e incurante del dolore" per la morte del padre avvenuta poche ore prima, si affretta a stabilire il nuovo assetto criminale del territorio: "...Non è cambiato nulla - dice durante un'intercettazione - i soldi di mio padre li mangiamo sempre noi, Acerra è sempre di mio padre, lo devono capire questa gente di merda...". L'impressionante carica di odio e di rancore mettono in evidenza quale sia l'unico obiettivo a cui punti la ragazza: i proventi economici e i proventi illeciti conseguiti attraverso l'attività di controllo del territorio. Psc
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