Bella ciao di nuovo al bando ma questa volta al funerale di un partigiano friulano. Dopo il sindaco di Alghero ora e' un parroco di un paesino vicino a Pordenone a censurare una delle canzoni piu' radicate nella memoria degli italiani. Il divieto del primo cittadino forzista di cantare la famosa canzone partigiana il giorno del 25 aprile e' stato ignorato dai suoi concittadini e quello del prete pure, nel senso che la famiglia del defunto ha scelto di rinunciare ai funerali religiosi pur di rispettare le ultime volonta' di Egidio Cozzi, 80 anni, ucciso da una incornata di un capriolo nel suo allevamento. La storia e' questa: i parenti avevano chiesto la banda al funerale di Egidio, ex partigiano, ma il parroco aveva negato il permesso, la funzione religiosa e' stata annullata all'ultimo minuto ed e' stato scelto il rito civile. Il fatto e' accaduto martedi' scorso, a Castelnovo del Friuli, in provincia di Pordenone, roccaforte partigiana della pedemontana pordenonese. Il prete del paese, Don Renato D'Aronco, non ne ha proprio voluto sapere di ospitare la banda in chiesa che, oltre alla popolarissima Bella ciao, avrebbe dovuto suonare altre canzoni della Resistenza secondo quanto aveva lasciato scritto Egidio Cozzi che evidentemente, nel suo impegno di partigiano, aveva visto il momento piu' significativo della sua esistenza tanto da scegliere quelle note come congedo dal mondo.
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