George W. Bush, con il sostegno del Congresso a maggioranza democratica, da mesi sta concretamente "preparando il campo di battaglia" per l'attacco contro l'Iran per eliminare il programma nucleare iraniano.
Il presidente ha ottenuto dalla fine del 2007 quattrocento milioni di dollari con cui estendere le operazioni clandestine coordinate dalla Cia e dalle forze speciali del Pentagono per "destabilizzare la leadership religiosa" di Teheran.E' quanto scrive sul 'New Yorker' Seymour Hersh, il piu' famoso giornalista investigativo d'America, secondo cui dalla fine del 2007 il presidente Bush ha firmato un ordine esecutivo ('Presidential Finding') per autorizzare queste operazioni clandestine, con la collaborazioni di formazioni locali ostili al regime sciita-persiano iraniano.
Decreto, sottolinea Hersh, di cui i vertici dell'Asinello non solo erano perfettamente a conoscenza ma che hanno anche appoggiato. Il tutto nonostante la disponibilita' del loro candidato alla Casa Bianca, Barack Obama, a trattare direttamente con Teheran per risolvere la querelle nucleare.
L'amministrazione ottenne il via libera sia del presidente della Camera, Nancy Pelosi, che dalla cosiddetta "Banda degli Otto", la Commissione Servizi Segreti del Congresso, guidata dal senatore democratico John D. Rockefeller e dal deputato Silvestre Reyes, tutti esponenti di spicco democratici.
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