ROMA (ITALPRESS) - Il ministro Mariastella Gelmini, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e il direttore dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz hanno presentato questa mattina a Palazzo Chigi l'accordo operativo tra il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e l'Agenzia del Demanio, grazie al quale 230 beni confiscati alla criminalita' in tutta Italia verranno assegnati alle scuole per progetti educativi e di formazione professionale. Le procedure saranno seguite utilizzando il protocollo nazionale dei beni confiscati proposto dal Commissario straordinario per la confisca dei beni della Mafia Antonio Maruccia. Con questo accordo viene istituito anche un tavolo tecnico di confronto tra Miur e Agenzia del Demanio per coordinare le attivita' per la realizzazione dei progetti. Una prima analisi riguardera' 230 immobili: 120 abitazioni, 41 locali, 40 fabbricati, 29 capannoni. Il 90% dei beni si trova nel Sud dell'Italia, e di questi il 60% e' in Sicilia. Diventeranno scuole di formazione professionale i beni confiscati in Sicilia ai boss della mafia Salvatore Riina, Giuseppe Brusca, Angelo Siino, Gaetano e Giuseppe Sansone, le case di De Benedittis e Nicoletti della banda della Magliana, sequestrate nel Lazio e in Abruzzo e le case confiscate a Castel Volturno a Francesco Rea.
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