giovedì 21 agosto 2008

Famiglia Censoria - di Marco Travaglio

I giornali seri non sposano nessun partito, o movimento, o governo, o leader. Hanno una propria linea editoriale, in base alla quale leggono e giudicano l’attualità, plaudendo a chi è più vicino e criticando chi è più lontano. Famiglia Cristiana è un giornale cattolico serio, diretto da un sacerdote serio come don Sciortino che ne rappresenta la linea insieme agli editorialisti, a cominciare da Beppe Del Colle, giornalista di lungo corso e di specchiata onestà, morale e intellettuale. Sulle questioni di fede è allineata al magistero della Chiesa. Sulle scelte politiche risponde al cervello e alla coscien- za dei suoi editori (la Compagnia di San Paolo) e giornalisti. Ha criticato il governo Prodi sui Dico, ora critica il governo Berlusconi per le tendenze fascistoidi e xeno- fobe, oltreché per le violazioni della legalità e della Costituzione (che persino in Pakistan portano alle dimissioni del presidente). Insomma è un’ottima cartina al tornasole per misurare il rapporto fra i nostri politici e la libertà di stampa. Che, per lorsignori, corrisponde alla libertà di applauso. La critica non è ammessa, né a destra né a sinistra. Il 9 giugno scorso F.C. critica il Pd per le ambiguità sulle questioni etiche. Zanda: «Espressioni cattive, violente e ingiuste. Non le usa nemmeno il più duro degli avversari politici. Sono mortifica- to e addolorato». Soro: «Editoriale inaccettabile, settimanale fazioso, non fa un buon servizio ai cattolici». Marini: «La posizione di F.C. è sbagliata, ingenerosa e inaccettabile. Noi cattolici democratici non siamo sotto tutela». Fioroni: «Non vorrei che F.C., rimpiangendo vecchi schemi, chiedesse il restauro di una corporazione cattolica bonsai». Vita: «Che senso ha un attacco così aspro? Anche F.C. partecipa alla contesa politica?». Due mesi dopo, difende F.C. quando la stessa accusa - «fare politica» - la lanciano i berluscones a proposito dell’allarme sul «nuovo fascismo» e il Vaticano la scomunica: «La libertà d’informazione non può essere messa in discussione. Neanche dalla Chiesa. È alquanto discutibile che vi sia un intervento che, al di là delle intenzioni, non può che apparire censorio. Tra l’altro le opinioni liberamente espresse da F.C. riflettono evidentemente un sentimento diffuso in ampi strati del Paese, sia tra i credenti che i non credenti.
Continua ...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/8502/78/

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