"Il presidente Silvio Berlusconi non ha mai pronunciato la frase 'grazie a Dio il mio amico Putin mi ha ascoltato...' con quel che segue, riportata dal settimanale Tempi e ripresa da alcune agenzie di stampa. Una frase che, tra l'altro, non appartiene certo al lessico del presidente del Consiglio". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa di palazzo Chigi. "Il testo scritto dell'intervista - continua la nota - e' stato consegnato al direttore di Tempi Amicone, che aveva inviato precedentemente una serie di domande e poi insistito a lungo per ottenere le riposte definitive. Tutto qui, tutto e' avvenuto alla luce del sole in un corretto rapporto tra intervistato e la rivista Tempi, che ora sconvolge ogni regola cercando di attirare l'attenzione su di se' con una frase frutto, nella migliore delle ipotesi di un equivoco, per non dire inventata. Ogni altro commento appare assolutamente fuori luogo". Secondo il settimanale, che ha pubblicato una lunga intervista al premier, Berlusconi avrebbe detto: "Grazie a Dio il mio amico Putin mi ha ascoltato, altrimenti col cavolo che i carri armati russi si sarebbero fermati a quindici chilometri da Tbilisi. Abbiamo evitato un inutile bagno di sangue". (AGI)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Roma-14:45/3273464/7
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