Scattato a Erice il seminario che riunisce studiosi da tutto il mondo, i primi allarmi arrivano da un professore russo: "L'aumento della temperatura provocherà infezioni legate soprattutto alle zanzare, nemmeno l'Europa è al sicuro"
ERICE (TRAPANI) - La variazione del clima determina degli effetti anche sulla distribuzione di malattie, soprattutto di quelle infettive e in particolare di quelle trasmesse da parassiti ematofagi come le zanzare. Lo sostiene il professor Sergey V. Netesov, vice rettore, con delega alla ricerca, dell'Università Statale di Novosibirski (Russia), che partecipa ai Seminari di Erice sulle emergenze planetarie."L'aumento della temperatura - spiega lo scienziato russo - determina anche una maggiore distribuzione di zanzare e moscerini in aree normalmente prive di tali protozoi (alte altitudini e latitudini). Così dopo oltre 25 anni sono ricomparsi in Siberia patologie trasmesse da vettori (vector-borne diseases) quali le varie meningiti ed encefaliti da vettori, incluse le encefalite giapponesi e le malattie da West-Nile Virus".L'Europa, per Netesov, che è anche membro dell'Accademia delle Scienze della Russia, non può dirsi al sicuro: "Il rischio è la comparsa di infezioni quali la malaria, la febbre gialla, la Dengue, quindi patologie tropicali anche in Siberia, ma nel contempo anche la comparsa in Europa ed in Italia di patologie Asiatiche oltre a quelle tropicali. La fortuna è che per molte di esse sono disponibili trattamenti farmacologici e vaccini".
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