Il primo ministro israeliano Olmert ha rassegnato le sue dimissioni perché accusato di finanziamento illecito e corruzione. Per quanto si possano condividere o non condividere le scelte politiche e gli orientamenti di Israele bisogna dare atto a questo Premier di un comportamento assolutamente rigoroso e soprattutto rispettoso delle istituzioni del proprio paese.
Olmert, in un discorso alla nazione, si è dichiarato innocente e ha assicurato ai suoi elettori e al Paese che dimostrerà la sua innocenza davanti ai tribunali e ha addirittura elogiato polizia e magistratura perché agiscono senza alcun condizionamento. Poi, senza nemmeno attendere il rinvio a giudizio, ha lasciato il posto alla sua vice Tzipi Livni.
Ad ogni italiano se almeno minimamente informato non è potuto non saltare alla mente il paragone con il nostro Premier. Che con due processi e due udienze preliminari in corso (senza contare i suoi trascorsi passati) non solo non ha pensato neanche lontanamente alla ritirata, ma ha stravolto la legge e la Costituzione pur di rimanere al potere e tutelare i propri interessi e quelli di coloro che lo gestiscono.
Eccola lì sbattuta sulla faccia di tutti noi cittadini la figura indegna di questo presidente, corruttore e amico di mafiosi, che si fa beffe della legge che invece è uguale per gli altri in ogni dove nel mondo.
Ciò che è assolutamente normale in qualsiasi paese più o meno civile, in Italia diventa grottesco e il contegno riservato a qualsiasi uomo delle istituzioni si trasforma in un vilipendio all’intelligenza e al decoro.
Un esempio vergognoso diventato ridicolo e paradossale agli occhi del mondo di cui però in patria si tace fatte pochissime eccezioni.
Non tutti gli italiani però sono disposti a farsi rappresentare da questo nefasto personaggio! Tutti gli altri, che si sveglino!
Giorgio Bongiovanni
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