DUE NUMERI. E il totale dei due. 3.300 stranieri. 4.100 italiani. In tutto 7.400 detenuti, che presto potrebbero uscire. È pronto il piano del governo per "alleggerire" le carceri e affrontare l'allarme del sovraffollamento come ai tempi dell'indulto. I primi vengono rispediti nei paesi d'origine, i secondi passano dalla cella ai domiciliari, ma con un braccialetto elettronico alla caviglia per controllare gli spostamenti. Gli uni e gli altri con un "qualcosa" in comune: due anni di pena da scontare per delitti che non suscitano allarme sociale. Ecco la strategia del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del direttore delle carceri Franco Ionta per evitare l'esplosione dei penitenziari "senza pensare neppure per un attimo a un nuovo sconto di pena", come continua a ripetere il Guardasigilli, e "limitandosi ad applicare le leggi che già esistono", come chiosa il responsabile dei penitenziari. Un piano studiato con le statistiche alla mano nella sede centrale del Dap di largo Luigi Daga dove, ad agosto, e appena insediato, l'ex procuratore aggiunto di Roma ha cominciato subito a far di conto sempre più preoccupato dei prospetti che, ogni giorno, venivano depositati sul suo tavolo.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-13/piano-svuota-carceri/piano-svuota-carceri.html
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