I primi manganelli targati Berlusconi fanno una trentina di feriti a Vicenza. È successo sabato 6 settembre. Mentre un nutrito gruppo di "No dal Molin" forniti di autorizzazione, presidiava l’ingresso dell’aeroporto dove dovrebbe venire realizzata la nuova base Usa (la cosiddetta Ederle 2), la polizia, dopo alcuni momenti di tensione, ha deciso di caricare il sit-in del comitato cittadino. In una nota dei giorni scorsi i membri del Presidio permanente annunciavano di non fidarsi delle parole del commissario per l'ampliamento della caserma, Paolo Costa, e di aver quindi deciso di monitorare in prima persona il terreno dell'aeroporto affinché nessuno tentasse di partire con i lavori prima del referendum, previsto per il 5 ottobre, e prima del pronunciamento del Tar del Veneto, sulla liceità del raddoppio, atteso l'8 ottobre. Così i "No dal Molin" hanno portato del materiale per costruire una torretta vicino all'aeroporto e controllare che i mezzi pesanti della ditta Cmc non tentassero di entrare per lo meno fino a ottobre. Il tutto con tanto di autorizzazione comunale. Una volta finita la torretta, la tensione è salita. Ad un certo momento la polizia è entrata nel sit-in e sono scoppiati i tafferugli. Dopo alcuni minuti concitati la tensione si è abbassata. I manifestanti si sono comunque spostati dalla zona del Dal Molin alla questura di Vicenza per protestare contro il fermo di un gruppetto di loro che avrebbero reagito alle forze dell'ordine.
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