ROMA - Operazioni sbagliate, errori nella somministrazione dei farmaci, diagnosi mancate: in dieci anni in Italia le denunce dei cittadini contro i medici e gli ospedali sono aumentate del 66%. Secondo l'Ania, l'associazione nazionale delle imprese assicuratrici, si è passati da 17mila danni segnalati nel 1996 a 28mila nel 2006. Per reggere l'urto delle richieste dei cittadini le Regioni stipulano polizze per la responsabilità civile in campo sanitario per un totale di circa 500 milioni di euro l'anno. Dietro al boom ci sono vari motivi, spesso non classificabili come malasanità. Lo dice lo stesso organismo autore dello studio, indicando tra l'altro "una maggior consapevolezza dei propri diritti da parte dei malati" che li spingerebbe ad una conflittualità più marcata. Denuncia inoltre non vuol dire automaticamente colpa: restano una minoranza i casi in cui si arriva ad un risarcimento. Secondo il Simpas, sistema informativo ministeriale sulle polizze assicurative in sanità, i soldi vengono riconosciuti in un terzo dei casi. E arrivano tardi, anche a causa della lentezza dei processi. Sempre secondo Ania nel 2006 era stato liquidato solo il 68% del valore dei sinistri provocati per errore medico dieci anni prima. La media dei rimborsi è tra i 25 e i 30mila euro.
Leggi tutto su:
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/errori-medici/errori-medici/errori-medici.html
Nessun commento:
Posta un commento