NAPOLI - Sequestro di beni per 2,5 milioni di euro per false fatturazioni nei confronti dei fratelli Pellini, imprenditori napoletani del settore dello smaltimento di rifiuti. Le indagini, avviate nel 2006, hanno gia' portato in carcere cinque persone, indagate per smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, tra cui diossina e residui cancerogeni in Campania, con un fatturato illecito di 27 milioni di euro. L'accusa sostiene che i Pellini fungevano da intermediari con grandi aziende del nord. I rifiuti venivano poi smaltiti in maniera illegale in siti del napoletano. (Agr)
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