In termini tecnici si tratta di una modifica alla legge n.219 del 1989 in materia di reati ministeriali, assegnata in commissione giustizia a fine luglio. In parole povere la proposta di legge del deputato di An Giuseppe Consolo mira a garantire l'immunità ai ministri. Insomma dopo il Lodo Alfano ci sarebbe il Lodo Consolo, come anticipato dal giornale La Repubblica.
Non è chiaro quale siano in dettaglio le modifiche apportate, ma di fatto la notizia ha scatenato reazioni all'opposizione e frenate nella maggioranza. Un provvedimento che garantisca l'immunità ai ministri, come farebbe il «lodo Consolo», «non è nell'agenda politica» del governo. A dirlo è il sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati. «Non mi risulta la volontà del governo - spiega la sottosegretario difendendo la libertà di ogni parlamentare di fare proprie proposte di legge -. Non è sul tappeto e - conclude Casellati - non credo costituisca priorità».
Più cauta la risposta del capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: «Tendenzialmente non sono entusiasta di meccanismi troppo ampi di immunità parlamentare, ma non ho ancora letto la proposta». E poi difende l'immunità per le alte cariche sostenendo che quel lodo «aveva una ragione in sè», ma mantiene il suo riserbo sulla proposta di Consolo. «Conosco Consolo perchè eravamo compagni di banco alla Camera, lo stimo - dice - ma onestamente non conosco il testo e del resto di proposte se ne fanno tante...».
Attacca il leader dell'Idv Antonio Di Pietro: «Prima il Lodo Alfano, poi la riforma del Csm e, ancora, il Lodo Consolo, questo ormai è diventato più uno Stato dell'ingiustizia che uno Stato di diritto». Quello a cui si sta ispirando questo governo, aggiunge, è il «modello al quale si ispirava la P2 che è quello di assicurare il potere nelle mani di pochi» delegittimando e depotenziando di fatto le istituzioni.
Dura anche la reazione di Giovanni Russo Spena di Rifondazione comunista: «Dopo il lodo Alfano - dice in una nota l'esponente del Prc - che serviva solo a bloccare i processi in corso a carico del premier e a salvaguardare le alte cariche dello Stato - lodo di per sé incostituzionale e che andremo presto a raccogliere le firme per bocciarlo con una consultazione referendaria - adesso serve un 'lodo Consolo' per il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, di cui Consolo è pure avvocato. Tutto in famiglia dunque, è l'ultima trovata in nome dell'impunità per pochi, i ministri del governo, e cioè uno scudo protettivo per fermare i processi».
http://www.informazione.it/a/8f166415-7516-4764-b42d-182ec5ee6bb5/Immunita-per-i-ministri-nuovo-lodo-dal-Pdl?v
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