Mentre i partiti tengono in stallo la Vigilanza la crisi delle telepromozioni affonda la tv pubblica
PAOLO FESTUCCIA
I conti non tornano proprio. Se lo è chiesto il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, che per tutto il suo mandato si è sforzato di farli tornare, ma anche l’intero consiglio di amministrazione di viale Mazzini, che mercoledì scorso ha ascoltato la relazione dei vertici della Sipra (amministratore delegato, Maurizio Braccialarghe, Presidente, Roberto Sergio) la concessionaria pubblicitaria della televisione pubblica, da sempre straordinaria macchina di ricchezza finanziaria per viale Mazzini. E l’informativa non ha certamente destato ottimismo. Anzi, è scattato un vero e proprio segnale di allarme, che Cappon ha condiviso pure con i top manager dell’azienda (una trentina per l’occasione), ma che da mesi si annunciava nell’aria. E di fatto, la bufera è arrivata.
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