Offensiva senza precedenti della Chiesa Cattolica contro la democrazia parlamentare. L'arcivescovo della capitale uruguayana, Nicolas Cotugno, ha minacciato che i deputati che voteranno a favore del progetto di depenalizzazione dell'aborto, che sara' discusso martedi' prossimo in Parlamento, 'saranno scomunicati ipse facto'. Cotugno in un'intervista pubblicata dal quotidiano El Pais ha precisato che la misura 'e' prevista dal diritto canonico, secondo il quale chi vota, appoggia o promuove l'aborto entra di fatto nella situazione di scomunica'. Secondo gli analisti della stampa locale, il progetto di legge sulla salute sessuale e la riproduzione - che contiene la depenalizzazione dell'aborto - dovrebbe ottenere la maggioranza dei voti in Parlamento, ma il presidente Tabare' Vazquez ha gia' annunciato che in caso di approvazione porra' il suo veto esecutivo sulla norma. Cotugno ha detto che considera Vazquez 'un uomo di parola' e dunque 'non vi sono motivi di pensare che abbia cambiato parere' sull'aborto, malgrado il governo di sinistra del Frente Amplio - la coalizione che appoggia il presidente - abbia promosso riforme che 'si oppongono a valori etici fondamentali del paese', come ad esempio la legge sulle unioni gay. Militanti pro ed anti abortisti hanno annunciato una serie di manifestazioni in occasione del dibattito parlamentare sulla riforma.
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