Belgrado - L'Ex ufficiale e comandante mujaheddin dell'esercito bosniaco Ali Hamad, ha affermato di non voler fare ritorno nel suo paese, il Bahrein, precisando che quando deciderà di lasciare "volontariamente" la Bosnia Erzegovina, cercherà probabilmente rifugio in Serbia, dove potrà raccontare la sua verità. Hamad ha trascorso diversi anni sotto il controllo del centro di immigrazione bosniaco, sotto la supervisione dell'Ufficio di Collocamento per gli stranieri, mentre ora sono in corso le pratiche per il rimpatrio. "Potrei lasciare la Bosnia anche tra tre giorni, se mi viene concesso di ottenere rifugio in Serbia, sempr echè alle autorità serbe interessi indagare sui crimini dei mujaheddin", ha affermato Hamad su "Focus" del dicembre 2008. Protestando contro "il Paese per cui ha combattuto, che non lo vuole più", Hamad dice di voler lasciare la Bosnia solo volontariamente, ma ha dichiarato di aver intenzione di cooperare con le autorità della Serbia. L’ex comandante delle truppe islamiche ritiene che le autorità giudiziarie della Bosnia e Erzegovina abbiano voluto chiudere gli occhi di fronte ai crimini perpetrati dai membri dell'armata mujaheddin durante la guerra del 1995.
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http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=26542&titolo=Bosnia%20%20ex%20combattente%20islamico%20denuncia%20i%20crimini%20dei%20mujaheddin%20durante%20la%20guerra
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