Napoli - Roberto Saviano arriva sul palco eretto da "Libera" a Napoli per la "Giornata della memoria" mentre e' in corso la lettura dei nomi delle vittime di mafie dall'800 ad oggi. Ed e' proprio lui, avanzando, a chiudere il lungo elenco di dolore e speranza, elencando le ultime morti innocenti. La voce si fa piu' forte quando legge i nomi dei sei immigrati ghanesi uccisi nella strage di Castelvolturno lo scorso 18 settembre dai Giuseppe Setola e dai suoi sicari, e poi chiude con la formula di rito: "in ricordo di quelli di cui non si conosce ancora il nome". Poi lo scrittore nel mirino dei clan si allontana in fretta, con la sua scorta. Quando la testa del corteo arriva a Piazza Plebiscito, la coda e' ancora alla Rotonda Diaz. Un serpentone di 2 chilometri e mezzo, composto, allegro, colorato ma silenzioso. Poche canzoni ma tanti striscioni. Centomila persone, secondo le stime degli organizzatori, che hanno sfilato in ricordo delle tante vittime di tutte le mafie per la XIV Giornata nazionale della memoria e dell'impegno che quest'anno si e' tenuta a Napoli.
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