(AGI) - Atene, 21 mar. - Dolore alla schiena, difficolta' di movimento, fitte lancinanti: potrebbe non essere il classico colpo della strega, ma qualcosa di piu' serio se non curato: una frattura vertebrale. Figlia spesso dell'osteoporosi,la frattura vertebrale e' molto piu' diffusa di quanto si pensi: colpisce un quarto degli uomini e le donne sopra i 50 anni, ma spessissimo, addirittura nell'80 per cento dei casi, in Italia non viene diagnosticata. La denuncia e' di Maria Luisa Brandi, endocrinologa all'Universita' di Firenze, che partecipa al congresso europeo sull'osteoporosi in corso ad Atene. "Bisogna fare piu' prevenzione - sottolinea - e piu' educazione nelle scuole. I medici di famiglia sono consci di questo enorme numero di fratture non diagnosticate, tanto che la Simg ha anche fatto dei studi sulle possibili cause del mal di schiena, ma il problema e' sempre quello: si dovrebbero fare un sacco di radiografie, e non si puo' per una questione di spesa. Tuttavia, si dovrebbe valutare se conviene fare una radiografia prima che puo' bloccare in tempo un problema osseo o fare dopo un ricovero e magari un intervento chirurgico dopo. Si tratta solo di razionalizzare la spesa, e magari creare centri diagnostici dedicati, per esempio alla densitometria che costa 35 euro in Drg, come e' stato fatto con i centri di screening mammografico per le mammografie". Per sensibilizzare l'opinione pubblica su queste tematiche, l'anno prossimo fornisce un'occasione d'oro: un grande congresso internazionale sull'osteoporosi a Firenze: "In quell'occasione - sottolinea Brandi - promuoveremo campagne informative perche' si parli del problema delle fratture e della salute delle ossa, tanto che abbiamo proposto che il 2010 sia proclamato 'Anno dell'Osso'".
http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200903211222-hpg-rsa0004-art.html
Nessun commento:
Posta un commento