(AGI) - Roma, 15 giu. - La stretta avviata dall'Agenzia delle Entrate ha portato gia' a scovare compensazioni indebite per 317 milioni di euro tra evasione diffusa e comportamenti fraudolenti, che presumibilmente finiranno nelle casse dell'erario entro l'anno. Sono questi i risultati della task force messa in campo dall'Agenzia, presentati oggi nel corso di una conferenza stampa. In particolare l'attivita' di controllo ha portato ad individuare per il biennio 2007-2008 e i primi mesi del 2009 compensazioni sospette per 167 milioni di euro in capo a 234 soggetti, concentrati perlopiu' in Lombardia, e con una larga incidenza nel settore dell'edilizia. Allo stesso tempo sono stati individuati 8 mila soggetti che nel modello F24 hanno utilizzato in compensazioni crediti Iva per un ammontare di 150 milioni di euro pur non avendo presentato la relativa dichiarazione. Per questi soggetti e' gia' in corso il recupero delle imposte e dei contributi pagati in compensazione con crediti inesistenti, mentre la platea totale dei soggetti sotto controllo e' di circa 80 mila. "Il fenomeno delle compensazioni - ha spiegato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera - e' in costante crescita e non appare coerente con i dati sul gettito, in particolare con quelli relativi all'Iva. In alcune province le compensazioni di crediti Iva sono platealmente sproporzionate rispetto al totale nazionale, evidenziando forti fattori di rischio". Per Befera "e' venuto il momento di puntare su una specifica e mirata strategia di contrasto attraverso approfondite analisi di rischio necessarie a stroncare la diffusione di un fenomeno che trasforma indebitamente il meccanismo della compensazione da strumento di civilita' a strumento di evasione se non di vera e propria frode".
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