(AGI) - Palermo, 15 giu. - Una critica al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e una manifestazione di solidarieta' al Consiglio superiore della magistratura sono state espresse dai capi delle Procure siciliane: Palermo, Catania, Caltanissetta, Messina in testa, ma anche le Procure non distrettuali. "Con le sue pubbliche dichiarazioni -si legge nel documento- il ministro ha obiettivamente compiuto opera di delegittimazione di 'tutti' i magistrati nominati dal Csm ad incarichi direttivi e semidirettivi, rappresentandoli come soggetti scelti non sulla base dei loro meriti e delle loro storie professionali". I magistrati difendono il lavoro del Csm, sottolineando che le affermazioni del Guardasigilli arrivano "proprio in una fase in cui, invece, il Csm ha cercato di far prevalere, quali criteri di scelta, merito, attitudini e professionalita'". Riguardo alle presunte "pratiche lottizzatorie", i pm siciliani scrivono che Alfano avrebbe potuto utilizzare ben altri strumenti istituzionali a sua disposizione. Le sue parole rischiano di provocare, invece, un "nuovo passo avanti sul terreno della delegittimazione complessiva dell'istituzione giudiziaria".
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