In molti pazienti con una spondiloartrite non meglio specificata tutto è iniziato per colpa dell’infezione
MILANO - La Clamidia è un germe può scatenare un’artrite reattiva, lo si sapeva già. Oggi si scopre che spesso anche nei pazienti con spondiloartrite non meglio identificata c’è stata in realtà un’infezione da Clamidia: lo sostengono alcuni ricercatori dell’Università della Florida del Sud sulle pagine del numero di maggio della rivista Arthritis and Rheumatism.
INDAGINE – John D. Carter e i suoi collaboratori hanno analizzato attentamente sangue, tessuto articolare e liquido sinoviale di 26 pazienti con una spondiloartrite indifferenziata: in particolare, si sono concentrati sulla parte di tessuto dove i tendini si attaccano all’osso, quella più coinvolta in caso di spondiloartriti. I dati sono stati messi a confronto con quelli ottenuti allo stesso modo su 167 soggetti con artrosi, utilizzati come controlli (si tratta infatti di persone in cui c’è lo stesso un’infiammazione articolare, ma è di certo esclusa l’ipotesi che la causa sia un’infezione). I partecipanti sono stati anche visitati ed è stato chiesto loro se avevano mai avuto un’infezione da Clamidia trachomatis o Clamidia pneumoniae e, in caso affermativo, se c’era stata una concomitanza fra questa e la comparsa dei sintomi reumatici; l’eventualità dell’infezione è stata quindi verificata anche attraverso specifici test di laboratorio. I dati parlano chiaro: il 62 per cento dei pazienti con spondiloartrite indifferenziata è risultato positivo all’infezione da Clamidia contro il 12 per cento dei controlli.
http://www.corriere.it/salute/reumatologia/09_giugno_03/artrite_infezione_clamidia_52d16692-5026-11de-84e5-00144f02aabc.shtml
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