LONDRA - Intercettazioni spia al G8? E' il Financial Times a ventilare l'ipotesi, riferendo l'indiscrezione di una "alta fonte" secondo cui la delegazione italiana è stata in grado di ascoltare quello che dicevano le altre attraverso un sistema di collegamenti audio, creato per trasmettere più velocemente le comunicazioni dello sherpa a Berlusconi e ai suoi collaboratori. La consuetudine del G8 è che nulla venga riportato all'esterno, tranne che per iscritto, con una "penna digitale", dallo sherpa, ossia dall'incarico di pianificazione il vertice per ciascun paese, insieme ai suoi stretti collaboratori. Ma il quotidiano finanziario britannico scrive che "funzionari italiani hanno ascoltato le discussioni di mercoledì da una stanza vicina attraverso apparecchiature di ascolto". Il giornale cita un documento, scritto in precedenza, in cui si afferma: "Fate attenzione che le altre delegazioni non sappiano della nostra stanza, altrimenti la vorranno anche loro e ciò non è possibile". I piani per installare il collegamento audio, scrive il FT, hanno "causato preoccupazione" tra alcuni funzionari italiani, che avrebbero detto che "equivale a spiare". Marco Ventura, un portavoce di Palazzo Chigi, interpellato dal Financial Times, ha negato che ci sia un collegamento audio o qualsiasi canale "segreto" di comunicazione tra l'interno della sala del G8 e l'esterno. "Ancora più strana", aggiunge il quotidiano della City, è la presenza nell'area di sicurezza in cui non sono ammessi i giornalisti "di Bruno Vespa, "un conduttore televisivo favorito da Berlusconi". Il medesimo portavoce ha negato che Vespa abbia potuto ascoltare le conversazioni private trai leader del vertice.
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http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/esteri/g8-vertice-5/stampa-giovedi/stampa-giovedi.html
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