ROMA - Dieci punti contro il decreto Brunetta sul pubblico impiego. Dieci "no" che hanno portato oggi a Roma le otto sigle sindacali, che rappresentano medici e veterinari impiegati nel Servizio sanitario nazionale, a radunarsi per un sit-in di protesta sotto il ministero della Pubblica amministrazione e dell'innovazione, in corso Vittorio Emanuele. Slogan della manifestazione: "Ci vuole stritolare".
"Il decreto Brunetta reintroduce la burocrazia centralista e la cattiva politica nella sanità pubblica e stravolge le relazioni sindacali", dice Massimo Cozza segretario della Cgil Medici. Per i camici bianchi il decreto Brunetta non tiene "contro delle specificità del Servizio sanitario che ha già provveduto da tempo a introdurre sistemi di verifica e di flessibilità nell'interesse dei cittadini", dice ancora Cozza e "reintroduce la rottamazione dei medici con 40 anni di contributi compresi i riscatti nonostante la recente bocciatura in Parlamento".
Per il segretario della Cgil Medici, "la politica vuole scegliere i medici da mandare in pensione, anche se hanno 59 anni, lasciando però al suo posto chi, con la stessa età, come il ministro Brunetta, è professore universitario".
Punto dolente, per le sigle di categoria, anche l'introduzione, per i medici che rilasciano certificati di malattia ai lavoratori, della "documentazione che non non sempre è ottenibile dal medico. A noi chiede di farlo, ma lo stesso governo depenalizza il falso in bilancio", prosegue il sindacalista.
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/pubblica-amministrazione/pubblica-amministrazione/pubblica-amministrazione.html
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