Un centinaio di cani, impiegati come traino da slitta per i turisti durante i giochi invernali di Vancouver del febbraio dell'anno scorso, sono stati uccisi per ragioni puramente economiche: era calata la richiesta di gite
VANCOUVER - Una mattanza di cani. Massacrati a colpi di coltello perché non servivano più. Arriva dal Canada questa storia di atrocità contro gli animali. Un centinaio di Husky che erano stati impiegati come cani da slitta per i turisti durante i Giochi invernali di Vancouver del febbraio dell'anno scorso, sono stati uccisi per ragioni puramente economiche: le due società che avevano venduto ai turisti le escursioni in slitta, Outdoor Adventures e Howling Dogs, non avevano più bisogno dei cani, perché la richiesta di gite era calata dopo le Olimpiadi invernali. A quel punto i cani erano diventati un costo. Per questo sarebbero stati uccisi a uno a uno per due giorni da un operaio che avrebbe usato un fucile e un coltello. Alcuni, per fortuna, sarebbero riusciti a fuggire da una fossa comune.
La vicenda è stata rivelata dallo stesso uomo che ha ucciso i cani, che ha chiesto e ottenuto un indennizzo da una banca locale per lo stress subito. "Non poteva essere un'esecuzione fatta bene, con un solo proiettile a disposizione per ogni cane. Ha visto scene orribili e, per dovere, vi ha posto fine" dice il legale dell'uomo.
Si muove anche la polizia locale. "Abbiamo aperto un'inchiesta e nominato un investigatore" annuncia il sergente Steve Leclair. Secondo la legge canadese una persona che uccide o ferisce un animale rischia fino a cinque anni di prigione. Far sopprimere un cane da un veterinario costa circa 100 dollari. Molti veterinari rifiutano però di sopprimere animali in buona salute
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