mercoledì 23 marzo 2011

LIBIA: ALL'ITALIA IL COMANDO NAVALE NATO PER L'EMBARGO

(AGI) - Roma, 23 mar. - L'Italia avra' il comando navale della Natosull'embargo di armi alla Libia. Lo ha deciso l'Alleanza nel vertice che si e' tenuto oggi. A capo delle operazioni per far rispettare questa parte delle risoluzioni dell'Onu e' stato nominato il contrammiraglioRinaldo Veri. La mossa e' destinata a ricucire la frattura tra i Paesi dell'Alleanza, fino a ieri sull'orlo di una crisi interna.

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La mediazione diplomatica e' riuscita a coinvolgere in "Odyssey Dawn" anche Ankara, che, pur fortemente critica sulla conduzione dell'intervento militare, ha offerto cinque navi da guerra piu' un sottomarino: non parteciperanno direttamente alle operazioni militari, ma vigileranno sull'osservanza dell'embargo sulle forniture di armi, imposto alla Libia dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 1970.

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Per il rafforzamento dell'embargo finora sono sei i Paesi che hanno proposto contributi, per un totale di sedici navi. Dal Kuwait e dallaGiordania, ha detto il premier britannico, David Cameron, arrivera' un "contributo logistico".
Parigi, che in questi giorni si e' opposta al trasferimento del comando alla Nato, tiene a sottolineare, pero', che l'Alleanza non assumera' la "guida politica" della coalizione internazionale.

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Quello dell'Alleanza Atlantica "sara' un ruolo tecnico", cioe' essenzialmente operativo e circoscritto alla pianificazione e alla logistica, ma non decisionale.
La Germania, invece, conferma di voler stare lontana dal teatro di guerra. Il governo tedesco ha deciso di ritirare tutte le sue forze militari nel Mediterraneo, che finora facevano parte del quadro delle operazioni messe in atto dalla coalizione anti-Gheddafi.
In Libia, intanto, si continua a combattere.

Dopo i raid della notte, sono ripresi i bombardamenti della coalizione a Misurata, assediata dai lealisti. Sotto assedio e' anche Zintan, 90 km da Tripoli: le forze del Colonnello hanno sparato colpi di artiglieria contro la citta'.
Il Consiglio nazionale transitorio dei ribelli libici ha deciso di dare vita a un governo ad interim, a capo del quale e' stato nominato Mahmoud Jabril. Jabril, uno dei leader dell'opposizione nata a Bengasi, aveva guidato la delegazione del Consiglio ricevuta all'Eliseo da Nicolas Sarkozy.

Il presidente francese aveva riconosciuto il Consiglio formato dai ribelli come l'"unico rappresentante" del popolo libico. Imporre la No Fly zone sulla Libia potrebbe arrivare a costare fino a un miliardo di dollari, piu' di 700 milioni di euro, se l'operazione dovesse trascinarsi per un paio di mesi.
E' la stima di un esperto militare americano, Zack Cooper del Centro per le valutazioni strategiche e di bilancio.(AGI) .

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