Tripoli, 29 mar. - (Adnkronos/Aki) - Oggi, per la prima volta dall'inizio delle operazioni militari della coalizione internazionale in Libia, si sono registrati raid aerei alleati contro imbarcazioni del regime di Tripoli davanti alle coste di Misurata, città del Golfo della Sirte. Secondo quanto si legge sui siti dell'opposizione libica, da tempo i ribelli chiedevano che fossero colpite le navi del colonnello Muammar Gheddafi, dalle quali partono i bombardamenti contro il centro della città, in mano agli insorti.
Intanto i ribelli libici si sono ritirati questa mattina dal villaggio di Harrawa, che dista 60 chilometri da Sirte, fermando la loro avanzata verso la città roccaforte del raìs. Secondo la tv satellitare 'al-Arabiya', le brigate del regime sono riuscite a fermare l'offensiva dei rivoltosi e con un fitto attacco a colpi di artiglieria hanno spinto di nuovo i ribelli verso est, costringendoli a posizionarsi a 100 chilometri di distanza da Sirte.
Dal canto suo il cugino di Gheddafi, Gheddafi al-Damm, ha tentato di avviare ieri una mediazione con i ribelli libici di Bengasi. Secondo quanto riporta il giornale arabo 'al-Sharq al-Awsat', dai suoi uffici del Cairo, dove si trova dall'inizio della crisi in Libia, il cugino del Colonnello ha inviato un appello ai ribelli affinché depongano le armi "perché domani potremmo non essere più noi a potere scegliere tra la pace e la guerra". I ribelli hanno però fatto sapere di non aver accettato la mediazione che a loro dire "è solo un tentativo di fermare la nostra avanzata verso Tripoli".
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