ROMA - Italia ha smentito la notizia sulla fornitura di armi all’opposizione libica per combattere contro i soldati di Qeddafi. Secondo la Reuters, un portavoce del ministero degli Esteri italiano ha dichiarato che non c’e’ stato nessun accordo tra Roma e i combattenti libici anti-Gheddafi per la fornitura di armi da parte italiana. Queste dichiarazioni arrivano dopo che una fonte del Consiglio di transizione nazionale ha dato la notizia sull’accordo raggiunto con Roma per quanto riguarda l'appoggio bellico italiano ai combattenti libici. Lo scorso 5 maggio il Gruppo di Contatto riunito lo scorso 5 maggio a Roma ha stabilito che gli "equipaggiamenti e tutto quello che occorre per l'autodifesa degli insorti libici possono entrare in un quadro di legittimità internazionale". Una posizione condivisa anche dal ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, il quale ha confermanto che l'Italia ha inviato ai combattenti "equipaggiamento di tipo tecnico". Va ricordato inoltre che lo scorso 12 aprile un responsabile della politica estera del Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt), Ali al-Isawi e il capo delle operazioni militari, il generale Abdel Fattah-Younis, sono stati ricevuti a Roma dallo stesso Frattini. Al-Isawi ha chiesto più armi e risorse per proseguire la guerra contro Muammar Gheddafi. Una richiesta sulla quale il governo italiano per bocca del portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, si e' detto "d'accordo in linea di principio".
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