Il premier ai cronisti: di voi non mi fido. Il pm De Pasquale lo bacchetta: parli fuori dall'aula. Ascoltato anche Briatore.
ROMA - «Sono in silenzio elettorale, non mi fido di voi. Ho la più grande sfiducia nella situazione informativa». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi oggi a Milano in una pausa dell'udienza del processo Mills.
Berlusconi è tornato al Palazzo di giustizia per l'udienza sul processo Mills, nel quale è imputato per corruzione in atti giudiziari. Oggi sono in calendario anche le testimonianze di Flavio Briatore e Marina Mahler. L'udienza si tiene nella maxiaula della prima Corte d'Assise d'Appello appositamente allestita e già presidiata dai carabinieri. Berlusconi, che è anche capolista alle comunali di Milano per il Pdl, assiste al dibattimento in cui è previsto l'esame di due testi.
Mentre il premier in una pausa del processo si rivolgeva ai cronisti spiegando di non poter parlare perché «in silenzio elettorale», è intervenuto il pm di Milano Fabio De Pasquale dicendo: «Per favore, fuori
dall'aula». Il pm in sostanza ha chiesto che il presidente del Consiglio, qualora voglia rilasciare dichiarazioni alla stampa, lo faccia fuori dall'aula del processo. Nella pausa del processo il presidente del consiglio si è poi intrattenuto a chiacchierare con i carabinieri.
Berlusconi, all'uscita dal tribunale, ha poi salutato la folla fuori dal palazzo di giustizia, per lo più cameramen e fotografi, dall'auto blu con cui ha lasciato il tribunale senza nemmeno abbassare il finestrino. Pochi i sostenitori e i contestatori. I primi gridavano «Silvio, forza Silvio». I secondi «Vergona, dimissioni».
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