E' il più grande dell'isola e da ieri emette fumo bianco, una colonna che al momento raggiunge i 15 km. Un anno fa la ripresa dell'attività dell'Eyjafjallajokull mise in ginocchio il trasporto aereo con danni per milioni di euro. Un'eventualità che gli esperti scongiurano: "Sono ceneri di tipo diverso". Ma potrebbero arrivare in Francia e Spagna
REYKJAVIK - E' il più grande vulcano dell'isola, situato sul Vatnajokull, il più grande ghiacciaio dell'Islanda. E dai ieri, il temibile gigante Grimsvotn ha ripreso l'attività eruttiva e iniziato a emettere una densa colonna di fumo bianco, che ha raggiunto i 15 chilometri di altezza. Uno scenario che riporta la memoria alla ripresa dell'attività del vulcano Eyjafjallajokull, sempre in Islanda, che ha gettato nel caos il traffico aereo europeo per oltre un mese, causando danni per quasi 5 miliardi di dollari. C'è la preoccupazione che, se l'eruzione continuerà con questa entità, la nube di cenere raggiungerà entro venerdì Gran Bretagna, Francia e Spagna.
Per quanto riguarda Grimsvotn, la situazione non sembra così delicata: "Il fumo è a una quota a cui transitano anche i corridoi aerei e le adeguate misure di sicurezza sono state adottate per tutti i velivoli che percorrono lo spazio aereo islandese", ha spiegato il portavoce dell'Isavia, Hjordis Gudmundsdottir. Ma le autorità islandesi hanno imposto una no fly zone di un raggio di 120 miglia nautiche, 220 chilometri attorno al vulcano. Una procedura di routine in caso di fenomeni di questo genere.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento