Maggioranza in emergenza dopo il voto. Il ministro dell'Interno chiede "scelte coraggiose" ma Tremonti risponde: "Non si può scassare il bilancio". Formigoni: "Se non cambiamo non ci salva neanche Superman". Micciché: "Non escludo alleanze col Pd". Centrosinistra cauto sulla possibile sfiducia il 21: "Vedremo", dice Bersani. E Vendola: "Parlare al popolo che ha votato"di TIZIANO TONIUTTI
ROMA - Il ministro dell'Interno non usa giri di parole. Per rispondere ai risultati delle urne, del referendum ma anche delle amministrative, è il momento di "trovare il coraggio per fare la riforma fiscale" e "rispettare gli impegni con gli elettori". Dice Roberto Maroni da Varese: "In questi tre anni tante cose sono state fatte, ma dobbiamo accelerare perché abbiamo preso degli impegni con gli elettori. Uno di questi è la riforma fiscale per la quale abbiamo anche dettagliato i punti". In mattinata, il quotidiano cattolico Avvenire aveva esteso il raggio d'azione del voto referendario: sono "sberle per tutti", non solo per la maggioranza. "La dose maggiore è toccata indubbiamente a chi governa", scrive il giornale, "ma i destinatari potenziali sono un po' tutti i protagonisti della scena politica nazionale". Centrodestra in emergenza. La compagine governativa accusa il colpo e e le fratture si allargano. E ora il tema del contendere per provare a risalire la china sono i provvedimenti economici da mettere in cantiere.Continua ...
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