Salerno, 24 lug. (Adnkronos) - Montecitorio tratta meglio i suoi ex deputati rispetto al Bundestag tedesco, all'Assemblea nazionale francese, al Parlamento britannico e all'Europarlamento. Gli assegni vitalizi e di fine mandato, infatti, sono decisamente più alti di quelli corrisposti ai parlamentari dei principali paesi europei. Ed è lì che si annidano i veri privilegi per tanti parlamentari che, probabilmente, saranno appena sfiorati o neanche toccati, dalla sforbiciata annunciata da Gianfranco Fini nei giorni scorsi.
Un'operazione necessaria, a cui dovrebbero seguire ulteriori "sacrifici" della casta, con la convergenza delle indennità parlamentari al resto d'Europa, allo studio della commissione guidata dal presidente dell'Istat, Enrico Giovannini. Le indennità, anche queste, molto più elevate in Italia, 11.703 euro lordi, rispetto ai 7.956 degli eurodeputati, ai 7.669 dei parlamentari tedeschi, ai 7.100 dei francesi e ai 6.350 degli inglesi.
Pensioni e 'tfr' comunque marcano la differenza, mentre il totale delle competenze nette corrisposte ai deputati, in sostanza gli stipendi, risultano nella media. Le cifre parlano chiaro ed è proprio Montecitorio, attraverso il Servizio per le Competenze dei deputati della Camera, ad aver realizzato un dossier intitolato "Trattamento economico dei deputati in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Parlamento europeo', ricco di tabelle e confronti.
Ecco le cifre. A un deputato italiano che ha occupato lo scranno di Montecitorio per un minimo di 5 anni spetta un vitalizio di 2.486 euro, a uno tedesco 961, al francese 780 euro, e a un inglese 635, mentre a un europarlamentare 1.392. Analogo divario per 10 anni di mandato: in Italia 4.973 euro, in Germania 1.917, in Francia 1.500 e in Gran Bretagna 1.270, per parlamentari europei 2.784 euro.
Dopo 15 anni di mandato i deputati italiani percepiscono 7.460 euro, i tedeschi 2.883, quelli inglesi 1.905 mentre i francesi a 41,5 anni di mandato arrivano a un massimo di 6.300 euro. Ai parlamentari europei per 20 anni di mandato vengono corrisposti 5.569 euro.
Sostanziali differenze, più vantaggiose per i deputati italiani anche per l'assegno di fine mandato, una sorta di Tfr. Il deputato riceve l'80% dell'importo mensile lordo dell'indennità per ogni anno di mandato effettivo e cosi' per 5 anni 46.814 euro, per 15 140.443 (non imponibili).
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