Letizia Moratti scarica il partito
La manovra del Governo e’ stata rigorosa, ma non risponde alla domanda, che sale dal Paese, di una nuova etica politica. Non si possono chiedere ai cittadini sacrifici durissimi senza fare sacrifici a propria volta. Non si posso tassare i pensionati senza tagliare i costi della politica’. Cosi’, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, secondo la quale la manovra ‘e’ il risultato di una politica che ha perso il senso etico’.
ADDIO PDL? - Sull’ipotesi di lasciare il Pdl, ‘non voglio fare passi affrettati, ma trovo sempre piu’ difficile riconoscermi in un partito che non ha saputo fare le scelte di liberta’ e di equita’ che il Paese chiedeva’, dice Moratti, sottolineando di non voler lasciare la politica. ‘Il Pdl deve tornare alle radici, alle forze del partito popolare europeo, all’idea di liberta’, di responsabilita’ individuale. Io seguiro’ con attenzione il nuovo cammino del Pdl e ne trarro’ le conseguenze’. ‘Le inefficienze della macchina amministrativa dello Stato costituiscono il maggiore impedimento allo sviluppo del paese’, sostiene Moratti. ‘Tra il ’92 e il 2000, con i governi Amato, Ciampi, Prodi, D’Alema, i costi della macchina amministrativa erano scesi di due punti di Pil. Segno che riformare e’ possibile’.
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