''Non ho mai pensato di ricattare il presidente per quella notte passata con lui a palazzo Grazioli. Mi hanno obbligata a consegnare le cassette con le registrazioni, cosi' come sono stata costretta a dichiarare di essere una escort. Allo stesso modo mi venne imposto di rilasciare decine e decine di interviste, a cominciare da quella concordata dal mio avvocato con il 'Corriere della Sera', per fare esplodere il caso e arrivare allo scandalo''. Lo dice Patrizia D'Addario, in un'intervista a 'Libero', nella quale la protagonista del sexgate di due anni fa, spiega di voler chiedere udienza al premier Silvio Berlusconi. ''Sono stata usata dai nemici di Berlusconi -spiega D'Addario- a mia insaputa ovviamente. Si sono serviti di me. Strumentalizzata e poi gettata via. Ma adesso -avverte- e' venuto il momento di parlare''. Vuole incontrare il Cavaliere, per dirgli ''la verita'. Lui ha ragione quando afferma che certi magistrati lo perseguono ingiustamente e lo colpiscono nella vita privata solo per cancellarlo dalla scena politica''.
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