Un lavoratore a tempo determinato di Montecitorio dopo il licenziamento svela tutti imisfatti dei nostri parlamentari
La Casta rimane sempre in piano nella discussione pubblica del nostro Paese. La ultima manovra finanziaria non ha tagliato praticamente nulla dei costi della politica, smentendo le promesse del ministro Tremonti. Ecco allora che qualcuno un lavoratore precario del Parlamento, licenziato dopo 15 anni di servizio, ha deciso di raccontare tutti i misfatti dei nostri onorevoli suFacebook. Per ora c’è poco di nuovo, ma in poche ore la pagina ha avuto subito gran successo, con migliaia di fan conquistati in poche ore.
MISFATTI DELLA CASTA - Il primo post della pagina “I segreti della casta di Montecitorio” è di sole 4 ore fa. Una partenza con un pezzo d’archivio del Corriere della Sera, che spiegava come i parlamentari riuscissero a far viaggiare gratis i propri familiari sfruttando i punti accumulati con le loro trasferte gratuite sui voli Alitalia. Un po’ di commenti, e poi un post sulle auto blu, che spiega come si fanno crescere a dismisura le vetture simbolo degli sprechi.
Le autoblu a Montecitorio sono solo venti, a disposizione dell’ufficio di presidenza (presidente e vicepresidenti della camera) e dei presidenti delle commissioni parlamentari. E gli altri 600 deputati?Ecco come fanno. Il meccanismo è ormai ben collaudato. Se all’origine era solo uno stratagemma di un giovane deputato democristiano di un paesino del beneventano che l’ha tenuto in piedi per 30 anni di onorato servizio allo stato (e lo tiene tuttora) oggi ormai è dilagato molto tra i frequentatori di montecitorio. Basta trovare una persona fidata che si prenda l’impegno, con le dovute precauzioni di intracciabilità, di inviare una lettera anonima di insulti e minacce, meglio ancora anche verso i familiari, riportando alcuni dettagli della vita privata (il nome della scuola del figlio, ad esempio). Il giorno seguente, mentre lui va ad informare i carabinieri, io sono già a scrivere…..in verità faccio il taglia e incolla di un vecchio comunicato stampa che mi ha passato un altro servo di montecitorio che si chiama minacce.doc che tanto il succo è sempre lo stesso:”profonda indignazione per le minacce ricevute, ma continuerò per la strada delle riforme e del rinnovamento, non ci lasceremo intimidire”, chiamo i miei colleghi che anche loro hanno un bel file prestampato solidarieta.doc con il quale il capogruppo, il segretario, ecc…. esprimono solidarietà e vicinanza. Il caso finisce sui giornali, il prefetto chiama al padrone per assicurargli una protezione maggiore. Quel prefetto sà bene che l’avvicinamento, il trasferimento e la promozione dipendono dal ministro degli interni di turno e quindi dipende molto dalle amicizie che si sarà saputo costruire nei suoi anni di carriera prefettizia: nel successivo COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE PUBBLICO E LA SICUREZZA non mancherà l’ok per concedere la dovuta protezione al padrone-deputato minacciato. E così per magia ecco a voi un auto blu e una squadra di scorta!
Continua ...
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