Lungo colloquio tra i due leader nel viaggio aereo verso Milano. Accanto a loro Ghedini. Pd e Udc tentano il carroccio e sondano Monti per l'alternativa
di FRANCESCO BEISI GUARDANO negli occhi sull'aereo che da Roma li riporta a Milano. Sono due vecchi leader che marciano uniti da quasi tre lustri, ma stavolta sembrano non parlare più la stessa lingua. Non si capiscono. Berlusconi lo scongiura di salvare Alfonso Papa. "Umberto, ci dovete ripensare, non potete avallare l'arresto di un nostro deputato". Silenzio. Niccolò Ghedini, seduto accanto al premier, arriva a dar manforte: "Sarebbe un precedente devastante, saremmo nudi di fronte a nuove richieste d'arresto". Ma il leader del Carroccio stavolta è irremovibile: "Mi dispiace, l'unica strada che vi resta è chiedere voi stessi il voto segreto e sperare in qualche aiuto dall'opposizione. Altrimenti noi siamo costretti a tenere il punto".
Sull'aereo di Stato scende il gelo, a poco servono le battute del Cavaliere sulla sua disavventura in bagno, quando racconta di essere scivolato su una saponetta e aver sbattuto la testa. Oltre all'incomprensione su Papa pesano anche le voci di nuovi provvedimenti giudiziari in arrivo già lunedì. Un'ondata di richieste d'arresto, intercettazioni e avvisi di garanzia che riguarderebbero una decina di esponenti del Pdl, compresi due ministri. Il clima insomma è quello di una nuova tangentopoli e la paura è che la Lega ne approfitti per saltare giù dalla nave prima che affondi.
Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/16/news/bossi_papa-19188808/
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