Ameneh Bahrami era stata accecata da un pretendente respinto. Ora rinuncia ad applicare la legge del taglione
LA STORIA – Studentessa di elettronica all’Università, Ameneh un giorno riceve una telefonata di una donna, la quale le comunica che suo figlio, Madschid Mowahedi, vuole sposarla. Una volta scoperto il “pretendente”, mette ben in chiaro che non vuole saperne di lui e da allora continuano non solo le telefonate della madre (di lui) ma dello stesso Madschid, il quale la accusa di averlo gettato nella disperazione. Le telefonatecontinuano, finché lei lo minaccia di chiamare la polizia; come risposta riceve un, “Presto vedrai, che cosa ti aspetta” e il giorno dopo, incontratolo per la strada, esasperata, ruggisce “sparisci dalla mia vita”. Altra minaccia per risposta: “ti brucerò”. E la vendetta viene effettivamente compiuta: Madschid le getta dell’acido in faccia, un dolore lancinante. All’inizio il buio, poi una luce accecante. E sente la faccia bruciare, mille chiodi che le penetrano il viso, sente qualcuno strapparle la pelle dalla testa. La diagnosi è grave: l’occhio sinistro è stato divorato dall’acido, per quello destro sembrava che all’inizio ci fosse una speranza, svanita subito
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