«Dittatura dei pm, inutile governare. Vogliono farmi fare la fine di Craxi». Palazzo Chigi smentisce. Governo battuto alla Camera Vertice del Pdl. Gianni Letta: giornate intense e turbolente.
ROMA - Silvio Berlusconi compie 75 anni e non si lascia sfuggire l'occasione per un nuovo violento attacco ai magistrati. Di fronte ad una dittatura dei magistrati è difficilissimo e addirittura inutile governare, ha detto il premier ieri sera a una cena organizzata da Alessandra Mussolini. Berlusconi mercoledì sera, doo il voto della Camera che ha salvato il minstro Saverio romano, lascia palazzo Grazioli in auto intorno alle 23. Ha salutato i cronisti che stazionano a via del Plebiscito ed è andato a festeggiare il suo compleanno alla festa organizzata dalla Mussolini. Tanti gli ospiti che hanno brindato a mezzanotte con il Cavaliere. È comparsa anche una enorme torta con 75 candeline che il premier ha spento tra gli applausi dei presenti. Berlusconi si è intrattenuto con diversi ospiti. Saluti, abbracci e sorrisi ma anche qualche battuta sulla situazione politica e quella personale. Il presidente del Consiglio, raccontano diversi presenti, si sarebbe sfogato sui giudici tornando a parlare di "dittatura dei magistrati". E ribadendo che dimostrerà la sua «innocenza» rispetto alle accuse che gli vengono riversate contro. Pensate se a guidare l'Italia ci fossero Bersani, Di Pietro e Vendola. Una squadra che non ha un fuoriclasse. Vedete invece il Milan che con Ibrahimovic vince la partita. Io sono un fuoriclasse che ha salvato l'Italia dal default preparato da Romano Prodi quando ha permesso il cambio lira-euro, ha detto ancora il premier, rivolgendosi ad alcuni ospiti presenti ieri sera alla cena organizzata dalla Mussolini. Bettino Craxi è stata una grande guida per l'Italia tant'è vero che ogni anno ventimila persone vanno a deporre garofani sulla sua tomba, questo non succede sulla tomba di Togliatti né di Berlinguer. Eppure chi ora è nel Pd, ma all'epoca era nel Pci insieme a certi magistrati e a certa stampa, non gli ha permesso di tornare in Italia a curarsi, lo hanno ucciso, ha poi sostenuto il premier. Quegli stessi magistrati vogliono farmi fare la stessa fine, perché se i pm sbagliano non pagano ma vengono promossi. Il presidente del Consiglio in questo paese - ha proseguito il premier - non ha nessun potere ed anche quando viene promulgata una legge, se questa non piace a certi magistrati, loro fanno ricorso alla Corte Costituzionale, un'istituzione di sinistra visto che la maggioranza dei suoi componenti è stata nominata dagli ultimi tre presidenti della Repubblica di sinistra.
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