Milano, 26 set. (Adnkronos/Ign) - Undici testi da 'tagliare' e altri tre da sostituire. E' quanto hanno deciso i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano a conclusione dell'udienza odierna sui diritti tv dove molti dei testi citati dalle difese non si sono presentati. I testimoni da 'eliminare', ha stabilito il Tribunale, sono quelli risultati irreperibili. Il processo è stato quindi aggiornato al 5 ottobre prossimo quando, nel pomeriggio, si terrà l'interrogatorio per rogatoria con Montecarlo per interrogare un testimone."Questo è un processo a rischio prescrizione e le rogatorie non si possono rinviare" è stata l'esortazione mossa dal presidente del collegio del processo sui diritti tv, Edoardo D'Avossa, rivolto alle parti in aula. In prima battuta, questa mattina, i giudici avevano comunicato le date del 5 e del 26 ottobre per rogatorie già fissate all'estero.Ma per il pomeriggio del 5, l'avvocato Niccolò Ghedini, come il collega Piero Longo, ed altri legali hanno lamentato possibili legittimi impedimenti anche da parte del premier, imputato per frode fiscale. Ed è a questo punto che i giudici però hanno invitato le parti a fare il possibile perché "non ci possiamo bloccare sulle rogatorie per le quali - ha sottolineato D'Avossa - abbiamo penato per anni".In aula non c'era Silvio Berlusconi. Dopo che Ghedini aveva annunciato il probabile arrivo del premier, lo stesso Ghedini, così come l'altro difensore, Piero Longo, hanno dichiarato che il leader del Pdl non si sarebbe presentato in Tribunale.
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