Giurano viceministri e sottosegretari, completata la squadra di governo. Monti: «Siamo un gruppo snello e forte»
MILANO - «Bisogna stare attenti a parlare di conflitto di interessi, in ogni caso noi saremo di una trasparenza assoluta». Il presidente del Consiglio, Mario Monti, a margine del giuramento dei viceministri e dei sottosegretari - passaggio che di fatto completa la squadra di governo - ha scelto di non girare attorno ad una delle questioni più volte sollevate nei confronti dell'esecutivo. Ha spiegato che le precedenti esperienze nella società civile non devono essere viste negativamente e che anzi molti di coloro che hanno deciso di accettare gli incarichi lo hanno fatto mettendo da parte trattamenti economici superiori alle indennità ministeriali e le proprie occasioni di carriera. Molti, ha evidenziato il professore, hanno accettato l'incarico di governo «per spirito di servizio» nei confronti del Paese. Trattandosi poi di un governo tecnico, ha spiegato Monti, per far entrare in squadra alcune personalità «ho dovuto esercitare opera di convincimento, e questo vale anche per alcuni ministri». In ogni caso, ha sottolineato ribadendo che il suo è «un governo di impegno nazionale», «cercheremo di essere al servizio del Paese, del Parlamento e delle forze politiche».
«AIUTEREMO L'ITALIA» - Quanto all'attività dell'esecutivo, ha precisato Monti, il governo «si pone al servizio del Parlamento» che «sarà un punto di riferimento costante». «Aiuteremo l'Italia ad uscire da questa situazione difficile - ha detto ancora - e aiuteremo le forze politiche» a ritrovare un clima «di riconciliazione con l'opinione pubblica». Monti ha poi spiegato che il ritardo nella definizione del governo è dovuto al fatto che «le condizioni di emergenza non mi hanno consentito di dedicarmi 24 ore su 24 alla composizione della squadra».
D'ANDREA E GRILLI - Sulle polemiche per la nomina di un ex parlamentare all'interno di un esecutivo tecnico, Monti ha evidenziato che aveva lasciato alle forze politiche la possibilità di indicare, per gli incarichi di sottosegretari per i Rapporti con il Parlamento, sia tecnici sia persone con esperienze parlamentari pregresse e che le due principali forze politiche hanno compiuto due scelte diverse. L'intervento ha fatto seguito alle polemiche riportate dalla stampa e legate alle proteste del Pdl, che ha polemizzato sulla nomina di Giampaolo D'Andrea, ex deputato della Margherita e già sottosegretario nel governo Prodi. Ha infine precisato che il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli, sarà «permanentemente invitato ad assistere al Consiglio dei ministri». Grilli è di fatto il vice dello stesso Monti nel dicastero di via XX Settembre di cui il premier ha mantenuto la gestione ad interim.
IL RAPPORTO CON I PARTITI - In generale, ha poi concluso Monti, va rimarcato che con le forze politiche c'è «un rapporto costruttivo, con una innovazione statico-dinamica». «Abbiamo la fiducia di forze politiche che fino a ieri erano in perenne dissenso - ha commentato -. Apprezziamo il loro sforzo. Con loro in ogni momento ci sarà un rapporto essenziale, costruttivo. Abbiamo veramente molto rispetto per le forze politiche».
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