Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 25 novembre 2011
TASSA SUGLI ANIMALI DOMESTICI, LA RABBIA CORRE SUL WEB
ROMA - Tassa sì, tassa no. Non è ancora chiaro se il contributo sugli animali domestici, di cui si parla da giorni sui social network nonostante le smentite istituzionali, ci sarà o meno, ma l'unica cosa certa è che l'eventualità che possa effettivamente essere inserito sta facendo impazzire gli internauti. Il nuovo premier Monti, secondo le voci che impazzano sul web, starebbe prendendo in considerazione l'ipotesi di considerare il possesso di animali domestici come un bene di lusso, idea di cui si era parlato già col precedente governo, in occasione della manovra estiva. Le associazioni di categoria, nel dubbio, si sono scagliate contro la proposta, che potrebbe essere sia un deterrente a chi vorrebbe un animale in casa, sia un incentivo all'abbandono. In realtà, la tassa sugli animali domestici non è mai stata presa in considerazione: l'unica eventualità simile era legata ad una dichiarazione di qualche mese fa di Marco Melosi, presidente dei medici veterinari, che segnalava come nel nuovo redditometro sperimentale comparisseero "le spese veterinarie per gli animali": in altre parole, le spese per il proprio animale, secondo l'idea del vecchio esecutivo, come "metro" per sapere quanto una famiglia spende in proposito, aumentare la trasparenza e sfavorire l'evasione fiscale. Come spesso accade, in molti hanno provato su Facebook e Twitter a smascherare la bufala, ma inutilmente, anche se l'argomento più inflazionato è quello del "complotto" (parlare dei cani per nascondere altro). E chi conosce i social network, sa bene che questa della pseudotassa "fantasma" non è la prima né l'ultima volta che una bufala "diventa" realtà.
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