L’Iran sta lavorando senza sosta per convincere gli afghani che far rimanere truppe da Washington non conviene
Poche settimane prima di Natale, Barack Obama ha proclamato il ritiro semi-definitivo delle truppe americane dal fronte iracheno: lo sforzo delle truppe americane in Afghanistan, invece, continua. Anche qui, però, le truppe distaccate a Kabul sono in diminuzione, perché l’amministrazione Obama ha pensato ad un ritiro graduale fra il 2011 e il 2014, anche se il vicepresidente Joe Biden ha lasciato intendere che un “imprecisato numero di soldati”, scrive Wikipedia, potrebbe rimanere nel paese. Ed è proprio quest’ipotesi che qualcuno, in medio oriente, sta cercando di evitare come la peste.
STRATEGIA AGGRESSIVA – E’ prevedibilmente l’Iran che, ci informa il Washington Post,sta facendo di tutto per fare pressioni e convincere gli afghani che la loro vita è migliore senza le truppe americane sotto casa. La campagna di pressione iraniana, scrive il giornale americano, sarebbe decisamente “aggressiva”, e comprende “la coltivazioni di relazioni più strette con i talebani, il finanziamento di politici e organizzazioni dei media e l’espansione dei legami culturali con il suo vicino orientale”. Sono sforzi presenti “da anni” ma in quest’ultimo periodo l’Iran sta “accelerando” proprio per evitare la conclusione di un accordo fra Usa e Afghanistan che porti una guarnigione permanente americana nello stato centroasiatico; in questo senso andrebbe visto il recente accordo bilaterale firmato da Teheran con Kabul. Il motivo per cui l’Iran è preoccupato è evidente: una guarnigione in Afghanistan porterebbe gli Usa ad essere presenti sul fianco “sinistro e destro” dell’Iran, a Kabul e in Israele. “L’Iran ha paura che le basi americane nella regione aumentino l’abilità dell’occidente nel raccogliere dati sul programma nucleare iraniano e possano dare agli Stati Uniti un vantaggio strategico determinante se i due paesi finissero in guerra”, scrive il Washington Post, che sottolinea come una delle parti più interessanti di questa azione iraniana è la rinnovata legittimazione dei Talebani da parte dell’Iran.
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