Isola del Giglio, 17 gen. (Adnkronos/Ign) - Si aggrava la posizione di Francesco Scattino, il comandante della Costa Concordia naufragata venerdì davanti all'Isola del Giglio. Nell'ambito dell'inchiesta della Guardia costiera emerge infatti che sarebbero stati i membri dell'equipaggio ad assumere in autonomia la decisione di evacuare la nave per salvare i passeggeri perché il comandante, che oggi sarà sottoposto a interrogatorio, esitava a dare l'ordine.
Intanto, sono saliti a 29 i dispersi nella sciagura . Sembrava che il loro numero si fosse fermato a 16, ma nelle ultime ore la Germania ha reso noto di avere una dozzina di connazionali che mancano all'appello. I dispersi sono 4 membri dell'equipaggio e 25 passeggeri.
Tra questi ultimi ci sono 12 tedeschi, sei italiani (William Arlotti di Rimini e sua figlia Daiana di 5 anni; la giovane sposa Maria D'Introna di Biella; le due amiche siciliane Maria Grazia Trecanico e Lucia Virzì, e Giuseppe Girolamo, un musicista 30enne di Alberobello), quattro francesi, due statunitensi e una peruviana.
Per trovarli i sommozzatori stanno facendo una corsa contro il tempo e hanno aperto dei varchi nel relitto con micro cariche di esplosivo per raggiungere le parti della nave non ancora ispezionate. In tutto saranno aperti quattro varchi, sia nella parte immersa sia in quella sopra il livello del mare. E' sempre di 6, invece, il bilancio dei morti.
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