L’ex premier si libera di Emerald Cove. I debiti del calcio lo preoccupano
Al telefono con qualche amico Silvio Berlusconi si diverte a scherzare: tutti mi vedono come un signore ricchissimo, ma ormai sono diventato quasi povero… Una battuta naturalmente, ma l’esborso patito a beneficio di De Benedetti (“la tessera numero no del Pd”, lo definisce il Cavaliere) si fa sentire. Ed e’ lo stesso Cavaliere a farlo pesare.
EMERALD COVE - Uno dei segnali e’ la decisione di mettere in vendita Emerald Cove, la mega villa di Antigua che l’ex premier, dopo averla comprata e ristrutturata con cura, e’ riuscito a raggiungere solo poche volte in questi anni. Sara’ effetto della crisi, del calo della pubblicita’, della multa per il Lodo mondadori o una semplice scelta del Cavaliere: sta di fatto che al momento, in realta’, Berlusconi non e’ riuscito – e’ quanto ha confidato nelle sue telefonate – a trovare compratori per quella baia da sogno nei Caraibi. Cosi’ come in passato ogni qualvolta avrebbe ipotizzato la vendita del Milan, non sarebbe riuscito a trovare un acquirente serio. L’ex premier, spiega chi gli ha parlato in questi giorni, ancora e’ tentato dall’idea perche’ continua a ritenere che il calcio in Italia sia un’impresa che non porta profitti, soprattutto a causa della tassazione vigente.
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