La Finanza e gli accertamenti sugli statali. Il settore della sanità rimane in cima alla lista degli sprechi e delle ruberie
Si tratta di una minoranza, ma capace di mandare in crisi il bilancio. Soltanto nell'ultimo anno sono state 883 le «ispezioni» effettuate dai finanzieri, 4.148 le «segnalazioni» per una «perdita» quantificata in un miliardo e 841 milioni di euro. Il settore della spesa sanitaria rimane in cima alla lista degli sprechi e delle ruberie, ma molti altri sono i campi dove la «cattiva gestione» si mescola all'illecito. Uno è certamente quello delle case popolari, amministrate spesso con l'obiettivo di favorire parenti, amici e potenti. E poi c'è il mercato delle consulenze, con amministrazioni locali che addirittura sostituiscono i dipendenti con «esperti» ingaggiati all'esterno e pagati con parcelle da capogiro. E proprio sull'attività di controllo nel settore della spesa pubblica che - al pari dell'evasione fiscale - si concentrerà l'attenzione investigativa della Finanza anche nel 2012 come ha ribadito nella sua direttiva il comandante generale Nino Di Paolo, proprio alla luce dei risultati ottenuti.
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