Beirut, 27 gen. (Adnkronos/Aki/Ign) - Continua a salire il bilancio della repressione messa in atto in diverse zone della Siria dalle forze governative. Gli attivisti del Comitato generale della rivoluzione, citati dalla tv al-Arabiya, denunciano l'uccisione di 77 persone.
"Abbiamo registrato un forte aumento delle violenze negli ultimi tre giorni" si legge in un rapporto del capo della missione degli osservatori della Lega Araba, il sudanese Mustafa al-Dabi, di cui dà notizia la tv araba 'al-Jazeera'. Mentre l'Unicef lancia l'allarme sul massacro di minori. Sono ben 384 i bambini uccisi in Siria da metà marzo, quando ha avuto inizio la rivolta contro il regime del presidente Bashar al-Assad.
Il Consiglio nazionale siriano si è detto pronto a fornire armi e finanziamenti ai ribelli che in Siria stanno combattendo contro il regime per creare una struttura di comando organizzata. Lo ha dichiarato la portavoce del Consiglio, Bassma Kodmani, dicendo che dopo mesi di trattative a distanza il Cns e l'Esercito libero siriano hanno raggiunto un accordo per riorganizzare la struttura. La Kodmani ha poi sostenuto che sono in aumento le defezioni dall'esercito regolare di Damasco e che le proteste, iniziate 10 mesi fa come manifestazioni popolari di massa, hanno oggi preso una dimensione militare irreversibile.
Continuano intanto le proteste anti-Assad in altri paesi. Decine di manifestanti, contrari al regime del presidente siriano, hanno assaltato la sede dell'ambasciata siriana al Cairo, che si trova vicino alla famosa piazza Tahrir, dove oggi si sono riunite centinaia di migliaia di persone. Lo riferisce l'inviato di 'al-Jazeera'. Nuove proteste contro Assad si registrano anche in Libano.
Continua ...
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